Mario Bertoncini
(1932–2019) ALLELUIA

La vita di un opera.

Il pezzo

Alleluia (1982)

»In Alleluia, un insieme di 8 gong (7 giapponesi antichi + 1 gong Paiste di 70 cm) disposti orizzontalmente, in semicerchio, e sorretti da una struttura rotante, è messo in vibrazione dal sistema meccanico di un pianoforte a coda. L’esecuzione rapidissima e di precisione percussiva 'pianistica' di figure poliritmiche, l’angolo di incidenza variabile dei martelletti prodotto dalla rotazione, grazie alla risonanza dei gong, generano un fluire incessante e cangiante di timbri sonori.«

L'antefatto o: Il semantron

»Nel 1968 stavo in Grecia nella zona di Meteora in Tessaglia tra questi stranissimi piccoli monasteri arrampicati su un ciottolo enorme e un giorno sentii un suono di campane meraviglioso. Mi avvicinai al monaco che stava producendo questi suoni incredibili e vidi che la ›campana‹ non era una campana, era invece una lastra di legno durissimo, più duro del palissandro, più duro del tek. Non so che cosa fosse, aveva una risonanza incredibile quasi metallica. Lui produceva dei ritmi rapidissimi come una invocazione ripetuta, e io dissi ›Questa cosa la devo fare anche io in qualche modo!‹. ...« (Mario Bertoncini)

Video: Simone Beneventi suona Semantron di Mario Bertoncini, Reggio Emilia 2020

Spazio-Tempo Biennale Venezia

Spazio-Tempo
Biennale Venezia 1970

Scorza di palissandro usata come Semantron

»... Allora tornai a Roma e cominciai a sperimentare con una scorza di palissandro che ho adoperato in uno spettacolo eseguito alla Biennale di Venezia nel 1970 Spazio-Tempo – uno spettacolo audiovisivo per danzatori-mimi, gruppo strumentale, diapositive, elaborazioni elettroniche in diretta – in cui effettivamente, sospendendo al soffitto quest'oggetto, tre percussionisti si davano da fare per imitare lontanamente questa mia visione. Questo è l'antefatto.« (Mario Bertoncini)

L'intermezzo: Bhèri

Bhèri Titolo


»... Dopo ho avuto l’idea di fare un pezzo per gong giapponesi che avevo nel frattempo acquistato, antichi, tutti diversi, ma tutti con una sonorità particolare che mi interessava moltissimo e avevo pensato di fare di questo pezzo un’operazione diciamo multimediale, cioè operati da un solo esecutore, c‘erano 6 di questi gong, messi verticalmente, come qualsiasi gong che si rispetti e ognuno dei gong era azionato da un sistema di martelli di pianoforte che io avevo smontato e rimontato per l’occasione e questi martelli generavano già da se – adesso non voglio scendere in particolari troppo noioso e troppo astratto – generavano già dei ritmi prefissati che l’esecutore poteva cambiare come base e in più per mezzo di un motore elettrico potevano, dovevano, essere messi automaticamente in funzione e regolati nella velocità dallo stesso esecutore. Ognuno dei motori che mi sarebbero serviti per questo lavoro sarebbe costato già negli anni ‘70 un millione e mezzo a motore... allora è chiaro che questo andava oltre le mie possibilità e il pezzo che si chiamava Bheri giacque nel mio cassetto...« (Mario Bertoncini)

Un nuovo Alleluia?

Studio Bertoncini Febbraio 2020

Alleluia 2

per gong a tastiera con tamburo ligneo, incompiuto

Nell'estate del 2018 Mario Bertoncini si mise a costruire un oggetto che avrebbe modificato l'ensemble di gong a tastiera di ALLELUIA sostituendo tre gong con un tamburo ligneo munito di una fascia di ottone. Il lavoro fu interrotto dalla sua scomparsa prima ancora di iniziare a redigere il pezzo (un Quartetto per flauto basso, percussione, trasformazione elettronico/digitale e pianoforte a fili alternato al piano-gong). L'oggetto rimane però testimone della sua forza costruttiva fino all‘ultimo. Perché non finiamo mai, tutto resta da elaborare, da riordinare. E sta a noi di immaginarci ed inventarci una continuità del suo suono. (Valeska Bertoncini)

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